L’arte di Vivian Maier, la fotografa bambinaia, sarà in mostra nel 2015 in Italia (in estate al MAN di Nuoro e in autunno a Torino).
Perfetta sconosciuta sino al 2007, la rivelazione dell’artista autodidatta americana morta nel 2009, ha regalato al mondo una straordianaria storia di vita e di immagini uniche e incredibili.
La sua pazzesca scoperta la dobbiamo al reporter dilettante con la passione per la fotografia John Maloof, che per soli 380 dollari si aggiudica, ad un’asta, un’anonima valigia piena di negativi fotografici appartenuti a una vecchia signora. Maloof è in cerca di materiale per il suo libro sulla storia di Chicago, la sua città. Ma all’interno della borsa trova un tesoro fatto di decine di migliaia di negativi di foto scattate per quarant’anni lungo le strade d’America e poi in giro per il mondo. Maloof, folgorato dalla bellezza delle foto, apre un blog e pubblica le istantanee che ottengono un successo planetario. Decide quindi di andare alla ricerca della storia della misteriosa vita della tata, attraverso gli scatti della sua Rolleiflex, i filmini casalinghi ritrovati tra i suoi oggetti personali e i ricordi delle persone che l’avevano conosciuta.
Le immagini di Vivian Maier, che per gran parte della sua vita ha lavorato come bambinaia nella città del vento, raccontano la vita di strada con la sensibilità e la classe del migliore Robert Frank, con l’ironia degna di Lisette Model, con l’attenzione alla diversità dei volti di Diane Arbus, con la cura del dettaglio di Helen Levitt, esplorando la natura più intima della società.

Mi piace perché è così che vorrei che uscissero tutte le mie foto delle vacanze. Belle,vere e piene di gente.
![]()
L'articolo La magia della fotografia di strada di Vivian Maier sembra essere il primo su Pangramma Visiva.