Verybrutto e la mascotte di Expo 2015

Si chiama Foody e ha già fatto la sua comparsa in giro per il mondo per presentare Expo 2015. E’ la mascotte dell’Esposizione Internazionale milanese creata da Disney Italia, composta da 11 simpatici personaggi di frutta e verdura, che si ispira direttamente alle famose opere dell’artista Giuseppe Arcimboldo.

Foody esprime sincerità, simpatia, saggezza, rispetto e amore per la sana e buona cucina (il cibo è il tema dell’Expo). Ma rappresenta anche un’occasione persa. L’ennesimo esempio della nostra capacità (tutta italiana) di non saper comunicare nella maniera adeguata. E non perchè non ne siamo capaci, il nostro paese è stimato in tutto il mondo per la bravura dei nostri creativi, ma perchè sembra che nelle occasioni importanti ci affidiamo sempre alle persone sbagliate.

La mascotte dell’Expo 2015 dal punto di vista grafico parte da un concept sbagliato, da una creatività datata, e non riesce a raggiungere lo scopo di immagine prefissato.

Dai Mondiali di Calcio di Italia 90 non siamo più in grado di creare un’immagine come si deve intorno ai grandi eventi internazionali ospitati dal nostro paese. E Foody è solo l’ultimo esempio di “brutta creatività” che ci ha accompagnati durante questi anni.

Ma perchè Foody non funziona?

Francesca dice:

La mascotte di Expo 2015 e il suo video promozionale animato paiono usciti dal lavoro di un team di creativi ancorato ai canoni di un recente passato, incapace di “tenere il passo”, e per nulla attento alle nuove tendenze e ai cambiamenti del mondo della comunicazione visiva.

A una prima occhiata il nostro faccione vegetale risulta inequivocabilmente “vecchio”, troppo colorato, troppo complicato, troppo poco “pulito”, poco utilizzabile insomma per tutte quelle funzioni per le quali una mascotte è pensata: diventare un gadget che il pubblico desidera portarsi a casa.

Nel vivace mondo della comunicazione visiva in continua evoluzione, i creativi della Disney Italia hanno creato un prodotto dall’appeal grafico decisamente basso, che non regge minimamente il confronto con le divertenti e variopinte mascotte concepite dai colleghi stranieri per le grandi manifestazioni e per i massimi eventi nel resto del mondo.

Le mascotte delle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 realizzate dallo studio Tado:

Le mascotte delle Olimpiadi di Rio 2016:

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